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"Il cinema a Vasto dal 1897 ad oggi", l'ultimo volume di Beniamino Fiore

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Beniamino Fiore, cultore di storia vastese, ha dato alle stampe in questi giorni il suo ultimo prezioso lavoro dal titolo: “Il cinema e i cinematografi a Vasto. Notizie, personaggi, curiosità e narrazioni dal 1897 ad oggi”.

In 90 pagine l’autore ripercorre la storia del cinema a Vasto in ogni suo momento, tenendo conto che “non c'è nessuna forma d'arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell'anima”, come diceva Ingmar Bergman.

Beniamino Fiore, appassionato collezionista, ha tirato fuori dal suo fornitissimo archivio storico molti documenti inediti e li ha sapientemente sintetizzati e collegati assieme, creando un racconto coinvolgente, piacevole ed estremamente scorrevole, arricchito da molte foto d’epoca. E’ veramente sorprendente come in poco spazio egli sia riuscito a inserire veramente tutto quello che è successo a Vasto in questo campo.

Per dare maggiori dettagli su questa bella ricostruzione storica pubblichiamo in forma integrale la prefazione di Remo Petrocelli e la pagina dell’indice con l’elenco dei numerosi eventi riportati nel volume.

Il volume è disponibile presso l'Edicola Di Lanciano nel centro storico, piazza Lucio Valerio Pudente.

PREFAZIONE di Remo Petrocelli

II cinematografo si è affermato a Vasto come luogo di incontro e di socialità, "proiettando" nella nostra comunità un mondo nuovo fatto di visioni e culture finora ignote, emozioni condivise e rappresentazioni delle trasformazioni sociali. Le sale cinematografiche, nate spesso da intuizione e sforzo imprenditoriale, hanno rappresentato molto più di un semplice spazio dedicato all'intrattenimento. Sono state e rimangono un presidio culturale e sociale, un luogo dove si ricostruiva un'identità collettiva, dove si intrecciano vicende personali e storie comunitarie.

In questo libro, grazie alla professionalità dell'autore, si ripercorre minu­ziosamente la storia di questi spazi che ci sono appartenuti, la loro evoluzione, considerando non solo i momenti di splendore, ma anche le cause della loro lenta decadenza, avvenuta in tempi recenti. La dimi­nuzione delle frequentazioni, i cambiamenti negli stili di consumo cultu­rale, la diffusione di nuovi media e l'assenza di politiche di sostegno adeguate hanno ridotto drasticamente il numero e l'importanza sociale del cinema locale. Questa scomparsa non è stata solo una perdita materiale, ma rappresenta una ferita profonda nel tessuto sociale e culturale delle comunità abruzzesi.

Attraverso una puntuale e riccamente documentata analisi storica, socio­logica e culturale, il libro intende offrire un presidio sulle dinamiche che hanno accompagnato la vita di queste "agenzie culturali", individuandone i protagonisti e i loro atti, come strumenti di coesione sociale e di promo­zione del territorio. La ricostruzione di queste vicende si inserisce nel più ampio dibattito sul ruolo del cinema e delle arti visive nel plasmare le traiettorie socio-culturali di un territorio, così come nel tentativo di pensare possibili strategie per il rilancio di una cultura cinematografica radicata, capace di far dialogare passato, presente e futuro. 

Le tracce rimaste dei cinematografi locali in Abruzzo costituiscono il punto di partenza della narrazione e ne disvelano   i diversi aspetti, le storie di vita,  gli aneddoti legati al nostro territorio,  - il come eravamo - nonché il patrimonio audiovisivo a carattere storico documentale prodotto dalle attività legate al cinema. 

L'impronta cinematografica delle genti d'Abruzzo rimane invece fissata indelebilmente nella sua peculiarità, sia attraverso i numerosi film girati nelle sue località, sia nell'espressione delle nuove generazioni dì registi nati e ispirati da questa terra aspra e autentica, con un approccio storicamente rilevante e originale che ci caratterizza inequivocabilmente nel mondo. 

"Non c'è nessuna forma d'arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell'anima. "   (Ingmar Bergman)

I contenuti del libro

 

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