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Honda e Punta Penna, notizie positive per l’economia abruzzese

Stabilizzazioni nello stabilimento in Val di Sangro, nuova società investirà nella zona industriale vastese

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Incertezza. È la parola che più si lega all’attuale situazione economica. Alle cicatrici della pandemia, che cinque anni dopo l’inizio dell’emergenza stanno facendo sentire il proprio peso sul sistema economico e sociale, e dei venti di guerra che da tre anni spirano dal confine orientale d’Europa si sono aggiunti in questi mesi altri fattori: il proseguire della guerra a Gaza, il rischio di nuovi conflitti tra Usa e Iran e tra Cina e Taiwan, i dazi imposti a tutto il mondo dal presidente statunitense Trump. Tanti sono i rischi per il sistema economico italiano ed europeo, molti i timori. C’è chi rilegge con terrore i libri di Storia ripensando a cento anni fa, quando dopo la pandemia della spagnola iniziarono a rullare i tamburi di guerra fino alla Seconda Guerra Mondiale, e c’è chi vede analoghi segnali di quelli che portarono alla crisi finanziaria del 2008. 

Ogni segnale positivo, di fronte a questo quadro, ogni possibile investimento e ogni rafforzamento dei posti di lavoro è quindi un importante segnale. Due importantissimi sono giunti in questi giorni, per la provincia di Chieti e l’intero Abruzzo, dalla Val di Sangro e da Punta Penna

Nella più grande zona industriale dell’automotive la Honda ha deciso la stabilizzazione di 320 lavoratori in quattro anni e un nuovo premio di risultato per i lavoratori. 

Nella zona industriale di Punta Penna investirà una nuova società addetta alla commercializzazione di materiale elettrico.

«Sentiti complimenti al direttore generale Marcello Vinciguerra, al management e alle maestranze della Honda per le buone notizie che arrivano dallo stabilimento di Atessa – ha dichiarato Tiziana Magnacca, assessore regionale alle attività produttive - che portano una ventata di ottimismo rispetto alle nubi all’orizzonte legate ai dazi imposti da Trump».

«Quello che arriva dalla Honda è un dato che incoraggia e che dobbiamo leggere in chiave positiva, tutto questo contribuisce a rafforzare in concreto un Abruzzo produttivo che si distingue a livello nazionale attraverso l’area industriale di Atessa a beneficio anche dell’indotto – ha aggiunto la delegata della giunta Marsilio - da un lato abbiamo il comparto dell’automotive che viaggia su due ruote che ci suggerisce come l’Abruzzo sia attrattivo e capace di una produttività maggiore rispetto ad altre aree d’Europa e del mondo».

«Anche questa è una buona notizia a supporto della potenzialità dei nostri porti e delle aree ad esse connesse che sono in grado di creare interesse per l’Abruzzo – ha dichiarato Tiziana Magnacca in riferimento al nuovo investimento a Punta Penna - tutti elementi vincenti in grado di produrre reddito per le famiglie e sostenere il pil complessivo regionale».

 

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