Non si arresta il flusso di laboratori didattici nella Scuola dell’infanzia paritaria parrocchiale diretta da Angela Di Fabio, lavorando su un percorso didattico che prende il nome di Macroatelier Inverno che include tutti i piccoli alunni dai 0 ai 6 anni. Sono tutte esperienze sensoriali che aiutano i bambini attraverso il benessere emozionale, la conseguente acquisizione dell’autonomia, dell’identità e della competenza, attività volte ad avere una continuità nel percorso di crescita con un’entusiasmante risposta da parte dei bambini che si dicono felicissimi di impiastricciare le loro piccole manine nei materiali che vengono sottoposti alla loro attenzione. Il filo conduttore è un simpaticissimo pinguino chiamato “Solo Solo”, proprio ad indicare il suo stato di perenne solitudine, ma che verrà interrotto da l’ incontro con il gabbiano Fiordaliso che, attraverso la nascita di una bellissima amicizia, lo aiuterà a scacciare la sua solitudine portandolo con sé verso una spiaggia di ghiaccio piena di altri pinguini che lo ribattezzeranno Tuffatore, e dove infine troverà anche l’amore. Questi i temi fondamentali che vengono trattati per un giusto sviluppo emotivo: amicizia, amore, solidarietà. Il personaggio è stato riprodotto con materiali di recupero, e con esso anche il suo habitat naturale; è stata quindi elaborata la neve artificiale con schiuma profumata che ha dato luogo anche al processo di modificazione degli stadi dell’acqua, occasione di apprendimento di un fenomeno scientifico da parte dei bambini.
Temi come l’empatia e il valore dell’amicizia semplice e duratura vengono ripresi dalla storia del pinguino e traslati in un’altra pagina dell’atelier altrettanto importante, chiamata “dolci affetti” elaborato proprio in occasione della festa di S.Valentino che ha avuto come scopo la costruzione di piccoli cuori da donare in segno di riconoscimento dell’altro, come primo passo di accettazione dell’umanità e superamento di ogni difficoltà.
Ultimo laboratorio di questo grande progetto, e non meno importante, l’atelier “Raggio di luce” dove vanno in scena oltre alle mani anche pensieri ed emozioni. Per quest’ultimo si è utilizzata la metodologia ispirata al Reggio Emilia Approach, il cui fondatore Loris Malaguzzi, pone al centro il bambino stimolando il suo intuito, la creatività e la sua curiosità. La chiave di tale metodologia sta nel linguaggio e nel modo di porsi, che ha come finalità una crescita armoniosa ed equilibrata volta a creare una rete di relazioni tra futuri grandi cittadini consapevoli e rispettosi dell’ambiente.
Altre esperienze meravigliose da vivere spettano a questi piccoli cittadini del futuro, sempre con empatia e amore verso il prossimo e verso la propria Terra.