“Siamo tutti influencer”, il libro del giornalista Giampaolo Colletti è uno stimolo, un invito alla riflessione attiva già dal titolo. Uno sprone a non essere spettatori passivi della rivoluzione digitale e dei cambiamenti nel mondo che ci circonda ma attori consapevoli. Una sfida affascinante e stimolante per tutti, importante per chi vive di relazioni ed è motore del tessuto economico. A livello mondiale e nei territori, apparentemente piccoli ma ricchi di potenzialità e valori, come quello vastese.
Colletti ha presentato sabato scorso il suo libro nella Pinacoteca di Palazzo D’Avalos. Il convegno, dal significativo titolo “Dallo storytelling allo storyselling”, è stato introdotto dall’assessora Anna Bosco e con Giampaolo Colletti si è confrontato il vice-direttore di CNA Abruzzo Silvio Calice. L’incontro è stato organizzato dall’assessorato allo sviluppo economico e la CNA.
«Viviamo in un mondo in cui una bambina di sette anni può far cambiare le linee produttive di un colosso internazionale come LEGO con una lettera e dove un video di protesta con la canzone composta da un musicista arrabbiato con United Airlines può far crollare del 10 per cento il valore azionario del vettore statunitense che gli aveva danneggiato la chitarra durante un volo» ha sottolineato l’assessora Anna Bosco. «È la magia del potere editoriale diffuso: grazie alla tecnologia (e a un po’ di spirito d’iniziativa) tutti possiamo essere dei creatori di contenuti e conquistarci l’attenzione di un pubblico» la riflessione condivisa dalla delegata allo sviluppo economico.
Può apparire una magia quel che le moderne tecnologie e il digitale ci permettono, immense opportunità per valorizzare imprese e ricchezze di un territorio, rafforzare l’identità e rendere protagonisti del mondo, portare il mondo a casa nostra e rendere casa nostra il mondo, ali per volare e far volare, sogni che possono diventare solide realtà, tessuti economici che possono trovare nuova vitalità e slancio. Andando oltre gli asfittici piccoli orizzonti per essere protagonisti e attori dell’orizzonte globale, ovunque ci troviamo, in una rete di relazioni preziosa ed indispensabile. Una magia che può rafforzare identità territoriali, come accaduto in Nuova Zelanda, e trasmettere conoscenza, esperienza, credibilità, narrazioni con le moderne tecnologie e il digitale. Considerandoli non più accessori ma parte integranti di un’identità da narrare e trasmettere. Ma per farlo è necessario, come ha sottolineato l’assessora Bosco nella nota, spirito d’iniziativa, l’intraprendenza che faccia abbandonare apparenti comodi lidi e salpare nel mare aperto della rivoluzione digitale. E non arrendersi a racconti fatalisti e che rimangono ancorati ad una sorta di passato, al grigiore di un tempo che passa e nulla cambia. Narrare è già trasformare, raccontare è donare un’anima, rendere vivo. Narrando si può colorare il mondo che ci circonda e costruire quel che può apparire un sogno o troppo lontano. Ed invece può essere qui, anche in una città e in un territorio lontano dai grandi centri, che si vede troppo spesso come provincia ferma e immobile.
Questo «progetto rientra nella volontà di supportare le attività produttive ed i commercianti a crescere e valorizzare il proprio lavoro approfondendo nuove strategie ed attraverso il digitale» ha sottolineato in conclusione della nota successiva all’incontro l’assessora Anna Bosco.