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Doppietta di successo per l'evento "In principio e per sempre… la Contea. Storia di un legame mai interrotto"

Numerosa partecipazione di pubblico a Cupello per il secondo appuntamento a tema matrimonio "come era na vodde"

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Ha avuto luogo ieri, domenica 16 luglio, alle ore 19:30, nella cornice di Largo Del Re a Cupello, la seconda e ultima delle due serate dedicate alla rievocazione di uno dei tanti matrimoni che, documenti storici alla mano, si celebravano tra cupellesi e paesani della vicina Monteodorisio sin dagli anni sessanta del 1700 (la prima unione documentata risale al 18 luglio 1761 quando si unirono in matrimonio Di Fabio Berardino e Di Stefano Cassandra).

Frutto di un lavoro di ricerca storica che, con il supporto dell'ex bibliotecario Gianni Timpone, ha coinvolto le Pro Loco dei due Paesi - che un tempo facevano parte di un'unica Contea – e con loro i rispettivi volontari, uscenti ed entranti, del Servizio Civile Universale, l'evento è stato anche occasione per presentare alle due Comunità il Progetto Servizio Civile Universale per l'anno 2023/2024 avente come tema "Idiomi ed espressioni dialettali nella cultura immateriale in Abruzzo". Progetto finalizzato ad "attivare azioni che tendono alla sensibilizzazione della comunità verso l'importanza dei dialetti e della loro traduzione, per la formazione di cittadini sempre più consapevoli delle loro radici”, come ha affermato Giuliana Chioli, Operatore Locale di Progetto (OPL) per la Proloco di Cupello.

Come nella prima serata (https://www.valsinello.net/notizie/territorio/2711/in-principio-e-per-sempre-il-matrimonio-nella-contea-grande-partecipazione-a-monteodorisio) a Monteodorisio, massiccia è stata la presenza di pubblico che, tra applausi, sorrisi, suon di du botte e di battiti di mani e con la complicità di tante piccole cicale, ha accolto attori "compaesani, portatori del nostro bagaglio culturale" come li ha definiti la Chioli.

A loro il compito di mettere in scena "La stima del corredo della sposa" che precedeva il matrimonio vero e proprio, come riportato da molte fonti locali tra cui il libro “Gente ‘bbuna e buona gente” della Maestra Laura Fiorentino Fabrizio, a cui la regista e attrice cupellese Giuliana Antenucci si è ispirata e ha attinto per la stesura del copione.

A supportare la rievocazione storica, una interessantissima mostra fotografica di matrimoni di un tempo e l' esposizione del letto e della dote della sposa, tenutesi presso l'Atrio del Palazzo Comunale.

Insomma una serata "al profumo di storia" - come l'ha definita il Presidente del Consiglio Comunale Filippo D'Angelo - e della calda e buona porchetta, piatto principale del banchetto nuziale che, dopo il lancio dei confetti da Palazzo Marchione, ha animato C.so Mazzini.

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