Luigi Di Lello, fondatore dell'Accademia della Ventricina e ambasciatore di questo insaccato tipico del Vastese riflette sulla differente mentalità tra la Toscana e l’Abruzzo. “Qualsiasi paesaggio agrario che si rispetti”, dice Luigi Di Lello, “deve avere una similitudine o analogie con il paesaggio agrario toscano. Perché? Perché lì si è coltivato l'interesse generale rispetto al particolare, mentre da noi si è pensato al "particulare" rispetto al generale. Che senso ha una villa, un palazzo una emergenza culturale di valore in un paesaggio non valorizzato se non degradato? La viabilità poi, la segnaletica, le informazioni da reperire mentre si viaggia oggi sono fondamentali. È vero che abbiamo ottime guide cicloturistiche ma molti preferiscono fare questa forma di turismo in modo indipendente.”