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Casalbordino, stasera concerto di Elena Cammarone

Appuntamento alle ore 21 per l’evento musicale rinviato per maltempo il 1° settembre in occasione della Festa di San Rocco

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Il mese di settembre a Casalbordino è tradizionalmente il mese che inizia celebrando San Rocco, la cui devozione è molto sentita in tutta la provincia di Chieti. È la festa che chiude l’estate e, allo stesso tempo, una delle più attese, partecipate e sentite dalla popolazione casalese. 

Quest’anno il programma prevedeva il 1° settembre l’inizio della tre giorni di festa con il concerto di Elena Cammarone. Ma purtroppo il maltempo bloccò tutto e il concerto è stato rinviato. Dopo un mese di attesa questa sera la serata verrà recuperata. Il Comitato Feste San Rocco, coordinato dall’instancabile Eugenio Cinosi da tanti anni, dà appuntamento alle ore 21 in piazza Umberto I per il concerto dell’artista originaria di Sezze, comune laziale di grandi tradizioni e cultura musicale. 

Il giorno in cui la Chiesa celebra San Rocco è il 16 agosto, in questa data tanti sono i comuni anche nella nostra provincia in cui si tengono solenni festeggiamenti. Casalbordino invece, per antica tradizione, lo celebra all’inizio del mese di settembre. 

Questi alcuni cenni della biografia del santo sul noto portale cattolico santiebeati.it.

“È nato a Montpellier fra il 1345 e il 1350 ed è morto a Voghera fra il 1376 ed il 1379 molto giovane a non più di trentadue anni di età”. “L’arrivo a Roma è databile fra il 1367 e l’inizio del 1368, quando Papa Urbano V è da poco ritornato da Avignone”. “È del tutto probabile che il nostro Santo si sia recato all’ospedale del Santo Spirito, ed è qui che sarebbe avvenuto il più famoso miracolo di San Rocco: la guarigione di un cardinale, liberato dalla peste dopo aver tracciato sulla sua fronte il segno di Croce”. “Prima di spirare – morte avvenuta in prigione il 16 agosto di un “anno compreso tra il 1376 e il 1379” - il Santo aveva ottenuto da Dio il dono di diventare l’intercessore di tutti i malati di peste che avessero invocato il suo nome, nome che venne scoperto dall’anziana madre del Governatore o dalla sua nutrice, che dal particolare della croce vermiglia sul petto, riconobbe in lui il Rocco di Montpellier”.

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