22 anni, 264 mesi, 8030 giorni, percorsi più di 60.000 chilometri per il nostro club, affrontando situazioni meteorologiche estreme e senza restrizioni di spesa. Siamo profondamente delusi e indignati per la decisione della società di vendere il titolo calcistico con la conseguenza di vedere la nostra squadra a non iscriversi al campionato. Come tifosi abbiamo dedicato anni di passione e sostegno alla nostra squadra, solo per essere traditi da questa scelta insensata e irresponsabile.
Ma adesso? Adesso siamo noi tifosi che abbiamo perso!
Non possiamo accettare il fatto che la nostra squadra, il nostro orgoglio, vengano sacrificati a causa di decisioni personali o motivi sconosciuti. È un oltraggio nei confronti di noi tifosi che abbiamo sostenuto la squadra in ogni momento, indipendentemente dalle circostanze e dalle categorie.
I tifosi meritano rispetto e considerazione e non dovrebbero essere lasciati all’oscuro delle decisioni che influenzano il futuro del Casalbordino calcio.
Siamo stati respinti ogni volta che abbiamo cercato un dialogo e le poche volte che abbiamo avuto l’opportunità la società ci ha sommersi di falsità e bugie.
Vogliamo ricordare al presidente (o al patron come preferisce), che sui social si vanta di essere stato il migliore nella storia del nostro paese, che il Casalbordino calcio appartiene ai tifosi e al paese, non a un singolo individuo che ha solo il privilegio di guidarla.
Siamo pronti a fare sentire la nostra voce e a lottare per il nostro club. Ci aspettiamo che l’amministrazione comunale metta in campo azioni concrete per risolvere questa situazione e per garantire che il calcio continui a vivere nella nostra comunità nel massimo campionato regionale.
Supporters Casalbordino
Fonte foto: pagina facebook Supporters Casalbordino