Grave atto vandalico a Monteodorisio: insulti sono comparsi su un muro del cimitero comunale contro la sindaca Catia Di Fabio. «Ennesimo atto offensivo comparso sul muro del cimitero comunale, un luogo sacro che merita silenzio e rispetto, non scritte volgari e simboli offensivi» denuncia il consiglio comunale che esprime alla prima cittadina piena solidarietà .
«Il contenuto dell’atto, oltre a rappresentare una forma di vandalismo, contiene un chiaro riferimento sessista, che colpisce non solo la figura istituzionale, ma soprattutto la donna, in un attacco vigliacco e inaccettabile» denuncia l’assise civica.
«Condanniamo con fermezza questo gesto anonimo e vile, che nulla ha a che vedere con il confronto democratico e civile – la netta presa di posizione dei rappresentanti istituzionali - questi atti feriscono l’intera comunità e minano il rispetto dovuto alle persone e ai luoghi della memoria».
«Di fronte a simili episodi, ci stringiamo attorno al Sindaco, ribadendo unità , la fiducia nelle istituzioni e l’impegno a difendere i valori di rispetto, legalità e convivenza» concludono i consiglieri comunali.
«Siamo profondamente colpiti e amareggiati per il vergognoso atto vandalico che ha preso di mira il sindaco Catia Di Fabio. Un gesto vile, codardo e inaccettabile, che rappresenta un’offesa non solo alla sua persona, ma a tutta la comunità di Monteodorisio e a chi ogni giorno si spende con serietà e passione per il bene pubblico - hanno dichiarato l'assessore regionale Tiziana Magnacca e il consigliere regionale Francesco Prospero - A Catia va la nostra piena solidarietà , umana e istituzionale. Le siamo vicini con affetto e stima, certi che saprà rispondere con la forza e la dignità che l’hanno sempre contraddistinta. Nessuna scritta infame potrà mai scalfire il valore del suo impegno, la sua determinazione e l’amore per la sua terra».
«Chi si nasconde nell’anonimato per colpire con insulti sessisti dimostra solo debolezza e vigliaccheria. Noi, al contrario, continueremo a sostenere chi, come Catia, lavora ogni giorno con coraggio e senso del dovere al servizio della propria comunità » concludono Prospero e Magnacca.