riceviamo e pubblichiamo
Nausica, come ti senti a pochi giorni dall’uscita della tua ultima opera?
Sono decisamente emozionata e forse più di tutte le altre volte perché, davvero, questo romanzo, seguito di Dhà, rappresenta per me la voce di un momento fondamentale della mia esistenza e il racconto di una rinascita alla mia stessa vita.
Se, possiamo chiedere, a quale momento di vita ti riferisci?
Ho iniziato a scrivere questo romanzo tempo fa, ma sono entrata nel vivo di esso e l’ho terminato proprio mentre ero docente di sostegno all’Istituto di Istruzione Superiore “E. Mattei” di Vasto, un luogo che per me avrà sempre un significato speciale, perché crocevia di vite, di momenti irripetibili, di sguardi che sanno arrivare a guardarti, accarezzarti e rapirti l’anima per trasformarla.
Perché è stato importante questo luogo?
Per tanti motivi, troppi, ma che, forse, posso provare a contenere nella parola dono: ho trovato la musica dell’esistenza di Martina Mancini che, attraverso il suo costante, vero e meraviglioso sorriso, ha ricostruito anche il mio, e quella di Alessandro Guardiani che, con i suoi occhi affacciati al suo “casco” di una vita complicata, ribelle, ma gioiosa e coinvolgente nella sua sensibilità, mi ha riconsegnato l’entusiasmo di stare al mondo. Ma non solo, ho avuto anche la fortuna di trovare colleghi meravigliosi che sono e saranno sempre parte della mia vita, ognuno di loro per me rappresenta qualcosa, un dono che mi ha fatto anche in silenzio davanti ad un caffè, in ore e ore di chiacchiere, o con semplici e profondi sguardi di chi ti ha compreso da sempre ma che sa proteggere la tua sensibilità. Ecco è una emozione forte per tante ragioni per ogni singola persona…
I personaggi del romanzo avranno quindi connotati di queste persone?
Sì e no, i personaggi sono venuti fuori dalle emozioni che prendevano vita in me, ma soprattutto da quello che ognuno mi ha trasmesso, ecco dalle musiche delle loro anime…
Quindi il Senza Cuore e Occhi verde di alta montagna, protagonisti di Dhà, il precedente romanzo, continueranno la loro storia?
Diciamo di sì, questo romanzo sarà incentrato su tante piccole e grandi vite che, nuovamente, si scontreranno a Edimburgo, nello specifico in un conservatorio, dove ognuno con il proprio strumento musicale, contribuirà a risolvere un mistero tra leggende, alchimia e composizioni musicali. È la voce di un caos musicale d’esistenza che, attraverso l’amore, diviene melodia perfetta.
Infine, ti chiediamo, quale è il messaggio di questo romanzo?
Il messaggio è quello di non “lasciarsi intrappolare il cuore”, ma di andare oltre limiti, pregiudizi o false credenze, per respirare nuova aria, immergersi tra le onde della vita, ballare nella sua musica e non smettere mai di cantare a squarciagola il proprio sogno d’esistenza.