L’emozione non ha voce cantava Celentano. E sarà un’emozione unica, irripetibile, che mozza il fiato. Impossibile trovare parole, non avrà voce e parole. Dopo due anni bui e terribili, la cultura casalese non poteva che ripartire da uno dei luoghi più importanti. E con uno dei suoi appuntamenti più importanti, caratteristici, identità e storia di Casalbordino. Ripercorrere la sala dell’auditorium comunale “Tito Molisani”, tornare a sedersi sulle poltroncine più che familiari fino ad essere quasi come una seconda casa, vedersi aprire il sipario e assaporare ogni secondo di serate brillanti, divertenti, straordinarie.
È quanto avverrà questo fine settimana con il grande e atteso ritorno della Compagnia Teatrale Casalese “Ugo Zimarino”. Appuntamento alle 20,45 di sabato 23 aprile con l’apertura del sipario dell’auditorium comunale in via Martiri dell’11 settembre, con il patrocinio del Comune di Casalbordino. Bis la sera successiva, domenica 24 aprile. In scena la commedia brillante in due atti “Ti vuje bene naquolle, ma si …. ti rombe lu capicoll”. È lo spettacolo che in questo 2022 proporrà la compagnia con la regia del professor Giovanni Tiberio.
Tornerà a scorrere una parte importante della storia di Casalbordino, della cultura e della rappresentazione di una comunità. Perché scorrendo le tantissime rappresentazioni della compagnia, le scene e gli atti, gli attori e le attrici che si sono intervallati nei decenni è scorrere generazioni su generazioni di casalesi. Tantissimi sono stati i protagonisti, giovanissimi oggi diventati adulti affermati e nuove generazioni che rinnovano la tradizione e continuano a rendere viva la comunità. Sotto la sapiente regia di Giovanni Tiberio, ex sindaco e professore nella scuola media di Casalbordino per moltissimi anni. Sui banchi della scuola intitolata a Padre Settimio Zimarino si sono seduti genitori che, decenni dopo, hanno accompagnato figli. Scrivere che ogni casalese ha ricordi cari e serbati nel cuore è forse persino poco. Un intervallarsi, un rigenerarsi, un susseguirsi che unisce in un filo della memoria e della vita, di tutti e di ognuno, sui banchi e sul palcoscenico.
Si riparte, si rinasce dopo due anni, non ci si ferma e si riannodano i fili della storia e della vita, della cultura e della tradizione. E non poteva che essere in un luogo come l’auditorium, tempio della cultura casalese costruito proprio grazie all’impegno durante il doppio mandato da sindaco del prof. Tiberio, e con la commedia brillante della compagnia teatrale “Ugo Zimarino”. Persona buona e straordinaria, simpatica e generosa, il cui ricordo serbiamo – come un gioiello prezioso – nelle corde dell’anima e nel cuore.
