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Ex Sevel, turno notturno sospeso due mesi mentre infiamma il dibattito sul futuro

Fiom, Cisl e la parlamentare 5 Stelle Torto intervengono dopo le parole del dirigente Imparato su una possibile chiusura dello stabilimento in Val di Sangro

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Infuria il dibattito politico e sindacale dopo le parole di Jean-Philippe Imparato, responsabile per l’Europa di Stellantis, riportate anche da Il Fatto Quotidiano e dalla TGR Abruzzo ieri su una possibile chiusura dello stabilimento in Val di Sangro entro fine anno

Dichiarazioni che hanno portato ad un duro intervento, già nella giornata di ieri, del segretario provinciale della Fiom Cgil Alfredo Fegatelli. Parole contestate dopo poche ore dall’assessore regionale alle attività produttive e al lavoro Tiziana Magnacca. Questa mattina è arrivata la controreplica di Fegatelli. «Io creo panico? No, solo citazioni. E comunque la bomba l’ha sganciata Imparato, non un sindacalista bolscevico» la risposta di Fegatelli all’assessore Magnacca. «Mi sono limitato a riportare fedelmente le parole di Jean‑Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis: Ogni punto che non faccio mi costa 50 milioni. Il rischio massimo che ho è di 2 miliardi e mezzo fra 2-3 anni. Questo lo pago una volta, la seconda volta chiudo Atessa – ha dichiarato il segretario provinciale della Fiom - Se oggi qualcuno si scandalizza perché ho riportato una dichiarazione, forse non dovrebbe prendersela con me, ma con chi quella frase l’ha pronunciata, a meno che non si tratti, inconsapevolmente, di una forma di sudditanza psicologica. Del resto, non stiamo parlando di un sindacalista bolscevico, ma di un manager di primo livello, abituato a pesare le parole. E se quelle parole disturbano, il punto non è che io le abbia ripetute: il punto è che a dirle è stato Jean‑Philippe Imparato, che fino a prova contraria è tra più stimati dalla stessa assessora». «La verità è che in questi anni, (dal 2019) qualcuno ha preferito non ascoltare chi, con elementi concreti, cercava di spiegare cosa stava realmente accadendo nel settore automotive in Abruzzo – ha aggiunto Fegatelli - E oggi si finisce nel mirino non per delle opinioni personali, ma per aver riportato fatti e dichiarazioni ufficiali».

«Destano forte preoccupazione le dichiarazioni rilasciate da Jean Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis, che ha citato lo stabilimento di Atessa tra quelli a rischio chiusura se non verranno presi provvedimenti importanti in tempi brevi» ha dichiarato Daniela Torto, deputata abruzzese e capogruppo in Commissione Bilancio del Movimento 5 Stelle che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare e ha chiesto «un impegno forte del governo per scongiurare che si concretizzi un’ipotesi “drammatica per la nostra regione». «Si tratterebbe di una decisione gravissima che rappresenterebbe un colpo duro per l’Abruzzo. Bisogna pensare ai lavoratori e alle lavoratrici che verrebbero abbandonati ad un futuro tanto incerto quanto preoccupante. Chiudere o comunque continuare a ridimensionare Stellantis con sede ad Atessa significa soprattutto danneggiare tutto il territorio abruzzese. E non solo, il danno si riverserà anche sui lavoratori dell’indotto che sono precari o già in cassa integrazione perché una volta finito l’ammortizzatore sociale saranno tutti fuori – ha sottolineato Daniela Torto - Credo fortemente che arrivati a questo punto non si debba più rinviare un impegno concreto del governo che sappia puntare a ottenere interventi tempestivi per Atessa, perché una struttura così importante non venga smantellata per inefficienze energetiche o mancanza di visione industriale. Inoltre è fondamentale richiedere un approccio strutturato per garantire ad Atessa - e all’Abruzzo intero - un futuro produttivo stabile, innovativo e sostenibile».  

«Quelle pronunciate da Imparato sono parole estremamente allarmanti e gravi non solo rispetto al sito abruzzese ma anche rispetto al futuro dei siti del Gruppo presenti nel nostro Paese, anche rispetto agli impegni presi con noi e con il governo nell’ultimo incontro dove è stata garantita una missione produttiva a tutti gli impianti presenti in Italia – hanno dichiarato il coordinatore nazionale automotive Stefano Boschini e il Segretario della FIM Csil Abruzzo Amedeo Nanni - Ci aspettiamo che Stellantis smentisca le affermazioni di Imparato sulla chiusura di siti italiani cosa che ad oggi non ha fatto. In caso contrario si apre un problema di ordine politico su cui chiediamo l’immediata convocazione da parte del governo e azienda per capire le reali intenzioni rispetto al futuro di Sevel e degli altri siti del gruppo nel nostro Paese».

Il giorno dopo le dichiarazioni di Imparato la direzione dello stabilimento in Val di Sangro di Stellantis Europe ha informato i sindacati che, a seguito dell’illustrazione della situazione di mercato nel primo semestre 2025 e delle prospettive a medio termine, a partire dalla prossima settimana, al momento nei mesi di luglio e agosto, verrà chiuso il turno notturno escluso il CKD della lastratura ESCLUSO IL CKD DELLA LASTRATURA mentre in Unità verniciatura rimarrà aperto il terzo turno, in piccola parte, per il riavvio e i lavoratori del terzo turno, saranno gestiti sui turni A e B e l’11 e 14 luglio l’attività lavorativa sarà sospesa per l’intero stabilimento, ad eccezione del CDK della lastratura, con copertura tramite i “contratti di solidarietà”.

 

 

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