Partecipa a ValSinello.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

«Sulla costa presenti camorra, ‘ndrangheta e nuove mafie, lo spaccio il maggior mercato criminale»

A Vasto la testimonianza della presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e dell’avvocato dei figli di Paolo Borsellino

Condividi su:

Ricordi di una stagione drammatica e sanguinaria e attenzione sui tempi odierni, memoria di chi ha sacrificato la vita per la collettività e l’impegno costante, tenace, civile di oggi. Su questo doppio binario si è svolto l’incontro di ieri pomeriggio al Teatro Rossetti a Vasto su mafia e legalità. Ospiti d’eccezione l’on. Chiara Colosimo, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, e l’avv. Fabio Trizzino, legale dei figli di Paolo Borsellino.

Poche settimane fa una maxi inchiesta della Direzione Investigativa Antimafia di Campobasso ha interessato anche il vastese, un’inchiesta che ha acceso i riflettori sul ciclo dei rifiuti e sulle estorsioni arrivando fino alla Società Foggiana. Una delle quarte mafie, delle organizzazioni criminali pugliesi, le cui presenze sono state denunciate e documentate da inchieste giudiziarie anche nel vastese e in tutta la costa abruzzese. Colosimo nel suo intervento ha raccontato quel che è il lavoro della Commissione Parlamentare Antimafia, l’impegno sulla verità per le stragi di Cosa Nostra e ha raccontato alcune vicende finite all’attenzione della commissione. E, senza remore e indugi, ha portato all’attenzione dei numerosissimi presenti la presenza lungo tutta la costa adriatica delle nuove mafie, di organizzazioni criminali che vedono negli stupefacenti il mercato criminale più florido. Ma non si fermano al solo spaccio, s’infiltrano nel tessuto economico, riciclano capitali, arrivano ovunque ci sono ricchezze depredabili. Mafie albanesi, negli anni prima della pandemia ci furono diverse operazioni antimafia sul narcotraffico che documentarono la rotta Albania-Puglia-vastese. Clan più o meno autoctoni che dall’Abruzzo e dal Molise sono giunte anche nel cuore della Capitale (di recente si è tornato a parlare, per la partenza del progetto di riutilizzo sociale avviato dall’Amministrazione Comunale, della villa confiscata ad appartenenti alla famiglia Casamonica), e sono evidenti – ha sottolineato la presidente Colosimo – presenze di camorra e ‘ndrangheta.

Tanti gli spunti di riflessione forniti dall’avv. Trizzino che ha raccontato come la precedente Commissione Antimafia presieduta da Nicola Morra si rifiutò di ascoltarlo e di audire lui e i figli di Paolo Borsellino. Il clima è cambiato nell’attuale legislatura e hanno trovato ascolto per raccontare anni di indagini e approfondimenti, tornare a parlare dell’ultima importantissima inchiesta che Paolo Borsellino stava seguendo, su come gli appalti e quell’inchiesta rappresentano la plastica rappresentazione della corruzione e della connivenza con le mafie della politica e delle pubbliche amministrazioni.

Sul palco con l’on. Colosimo e l’avv. Trizzino, moderati da Pietro Lambertini (Il Centro), il senatore Etel Sigismondi, il presidente dell’osservatorio regionale sulla legalità Francesco Prospero e il prof. Leo Nodari, che ha raccontato oltre trent’anni di Premio Nazionale Paolo Borsellino, dell’impegno pluridecennale per la legalità e ha ricordato anche episodi gravi e violenti come l’aggressione subita in occasione dell’edizione del premio del 2009. Un saluto e spunti di riflessione sono venuti dall’avv. Maria Sichetti, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Vasto, dall’intervento del prefetto Gaetano Cupello e dal saluto (assente il sindaco Menna) istituzionale dell’assessora alle politiche sociali Anna Bosco che ha ricordato l’avvio del progetto Housing First nella villa confiscata alla criminalità organizzata, il murales realizzato all’esterno del liceo socio-pedagogico e il rapporto speciale della città con la famiglia Fazio che ha portato all’intitolazione di un parco alla memoria di Michele Fazio, assassinato ad undici anni a Bari. 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook