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Safer Internet Day: l’iniziativa del Comune di Cupello in collaborazione con l’Associazione Emily Abruzzo

Appuntamento a lunedì 7 febbraio per conoscere, ascoltare e riflettere… per “non restare nell’indifferenza”

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Ricorre martedì 8 febbraio il Safer Internet Day (SID), la Giornata Internazionale per la Sicurezza in rete. Istituita e promossa nel 2004 dalla Commissione Europea, tale ricorrenza, celebrata annualmente in quasi 200 paesi e territori di tutto il mondo, vede l’organizzazione di svariati eventi, molti dei quali online, finalizzati a promuovere un uso più sicuro e responsabile delle risorse offerte dal Web. E tutto al grido unanime “Together for a better Internet”, proprio per sensibilizzare e far riflettere, in particolare, i giovani e i bambini, ormai nativi digitali, sul ruolo attivo e responsabile che ognuno ha – e deve avere – nell’utilizzo di Internet e nella realizzazione di esso come un “luogo positivo” e sicuro.

Basta una rapida occhiata al sito https://www.saferinternetday.org/ per rendersi conto della “globalità” raggiunta da tale campagna e di come, quello del SID, sia diventato un “appuntamento di riferimento” per tutti gli operatori del settore, le Istituzioni e le organizzazioni della società civile.

E tra le tantissime, si annovera anche il Comune di Cupello che, in collaborazione con l’Associazione Emily Abruzzo, ha previsto per la vigilia della ricorrenza, lunedì 7 febbraio, l’evento “Storia di una “Sibling” di nome Diana”, definito, nel comunicato diffuso sui canali social del Comune, come un “Evento frutto di un percorso specifico attivato partendo dalla nostra scuola mediante attività di sensibilizzazione, approfondimenti e riflessioni sul tema del bullismo e cyberbullismo”.

Un’affermazione, questa, che mette in evidenza l’attenzione e la sensibilità dell’attuale amministrazione comunale verso “questioni” e problematiche sociali, un’attenzione che si concretizza fattivamente in azioni quali il Protocollo in essere con la stessa Associazione Emily Abruzzo, Protocollo che, rinnovandosi di anno in anno, fa sì che sinergie e reti virtuose come queste siano alla base di quell’educazione che le Istituzioni sono chiamate a “dare” ai giovani per gettare le basi di una generazione futura che sia quanto mai lontana da qualsiasi forma di violenza.

Ne è convinta anche la presidente di Emily Abruzzo, Teresa Di Santo che, circa l’evento citato che avrà luogo lunedì 7 febbraio alle ore 18:30 presso la sala consiliare del Comune di Cupello, ha dichiarato: “In qualità di Presidente, sono molto soddisfatta; incontriamo molti ragazzi lavorando con loro nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio” ci dice “E a Cupello, dove le nostre psicologhe lavorano con alunni della primaria e della secondaria di primo grado, abbiamo svolto un percorso soddisfacente visti i risultati ottenuti”.

Risultati che dal 2006, anno a cui risale l’istituzione dello Sportello antiviolenza presso il Comune di Cupello, sono diventati sempre più evidenti trovando testimonianza nel gran numero di ragazze e donne che si rivolgono e sfruttano tale strumento.

Quello con i ragazzi non è un lavoro finalizzato a far conoscere Emily come associazione che gestisce il relativo sportello, uno sportello che è diventato sempre più attivo sul territorio” precisa la Di Santo “La nostra azione deve qualificarsi come un metodo per prevenire e formare le nuove generazioni perché formandole speriamo, un giorno, di chiudere il centro antiviolenza; un metodo per educare i giovani e fare in modo che loro siano uomini e donne del futuro che non conoscano la violenza”.

E in questo ha un ruolo fondamentale il citato Protocollo con il Comune di Cupello, sottolinea infatti a riguardo la Di Santo: “Il protocollo d’intesa valorizza le tematiche oggetto del nostro operato e dell’Amministrazione Comunale. Un’Amministrazione che, nelle persone del Sindaco Graziana Di Florio e dell’Assessore alle Politiche Sociali Giuliana Chioli, ha un ruolo attivissimo nel sociale e all’interno della stessa Associazione”. Dunque, è anche grazie al Comune cupellese e alle iniziative da esso promosse che l’Associazione trova credito sul territorio, contribuendo così a dare forma al “progetto” in continua evoluzione portato avanti da Emily Abruzzo.

Un progetto che trova la sua forza anche nella continuità tra azione e testimonianza, afferma infatti la presidente: “Ci teniamo a far sì che ci sia continuità e che le persone incontrino le vittime della violenza, per far capire che la violenza di cui si parla è reale ed esiste”.

E l’evento del 7 febbraio si sviluppa proprio intorno alla Testimonial scelta per l’occasione, Diana Gibi, giovane vittima di bullismo sin dalla scuola primaria in quanto “Sibling”, sorella di una ragazza disabile più grande di lei, Diletta, di cui è chiamata ad assumere il ruolo di “protettrice” e “affidataria”, a discapito del suo “essere bambina”, come afferma la prof.ssa Di Santo: “Quando sono venuta a conoscenza della storia di Diana, mi ha colpito il fatto che la sua storia sia in realtà una doppia storia di violenza: di bullismo e di disabilità”.

Ma da vittima, la protagonista - che chi vorrà potrà ascoltare dal vivo - diventerà presto “sorella” e “motivatrice” di tanti altri ragazzi vittime come lei; la storia di Diana, infatti, circa 5 anni fa ha subìto “un cambio di rotta” grazie al suo ruolo e alla sua azione prima nella scuola da lei frequentata, tra i suoi compagni, e poi nella Consulta Giovanile Regionale del Lazio, nella Commissione per i Diritti e Pari Opportunità.

Un appuntamento da non perdere, dunque, quello di lunedì 7 febbraio a Cupello, in cui, dalle ore 18:30, oltre ad ascoltare la storia di Diana, sarà possibile ascoltare gli interventi di alcuni rappresentanti dell’Unione NAzionale Vittime (UNAVi) e in particolare, dell’Avv. Alessandro Continiello, Vice Presidente UNAVi, di Valentina Jannacone, Coordinatore Liguria UNAVi e di Michele Altadonna, Responsabile Giovani dell’Unione; accanto a loro le voci della presidente nazionale UNAVi Paola Radaelli, della presidente di Emily Abruzzo Teresa Di Santo e delle psicologhe Anna Cimino e Antonella Sabatini (che nei giorni precedenti l’evento hanno incontrato gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Cupello): il tutto a testimonianza di quella “rete”, di quel sistema sinergico di personalità e professionalità, che opera alla base perché, come riportato a chiusura nell’avviso del Comune di Cupello, “è importante fare squadra per arginare fenomeni di sopraffazione...”, nella consapevolezza di quanto sia importante non “restare nell’indifferenza”.

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