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Venerdì Santo a Cupello

Dopo tre anni è tornata la tradizionale processione

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Anche a Cupello, dopo tre anni di fermo a causa della pandemia, è tornata la tradizione del Venerdì Santo.

La comunità si è ritrovata alle ore 17.30 nella Chiesa della Natività di Maria Santissima per pregare di fronte al Cristo morto, insieme al parroco Don Nicola Florio. La Passione, come da tradizione, si è composta di tre parti: la liturgia della parola (con la lettura della Passione dell’evangelista Giovanni), l’adorazione della Santa Croce e la comunione. Subito dopo, i fedeli sono usciti in Piazza Garibaldi per la processione, che si è snodata lungo Corso Mazzini, Via Duca degli Abruzzi, Via Fratelli Bandiera, Via Istonia e infine Via XX Settembre. Il corteo è stato animato dalla Via Crucis guidata da Don Nicola e e dalle musiche della banda cupellese “Amici della Musica”, che ha proposto brani tradizionali come Gesù mio, Miserere, Dolores, A mia madre e la Marcia funebre di Chopin.

Al termine della processione, di nuovo in piazza, Don Nicola ha riflettuto con i fedeli sul significato del Venerdì santo e sulla domanda “Chi cercate?”, presente nel Vangelo, sottolineando che “i cristiani, di fronte a Gesù, possono solo unirsi, senza divisioni e particolarismi di ogni tipo.” Presenti le autorità civili, tra cui il Sindaco Graziana Di Florio e l’amministrazione comunale, oltre che i Vigili Urbani e la Protezione Civile Modavi, che hanno garantito la sicurezza e il rispetto delle norme anti-Covid. Ma soprattutto, grande è stata la partecipazione dei cittadini, che sono tornati a vivere uno dei momenti più identitari e tradizionali dell’intera vita comunitaria.

Naturalmente, il Triduo Pasquale non è finito qui, e la celebrazione iniziata giovedì terminerà questa sera con la Veglia Pasquale, come da programma alle ore 21.30 nella Chiesa parrocchiale.

“Il Dio che è diventato agnello ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso, e non dai crocifissori.“ Joseph Ratzinger - Papa Benedetto XVI

Si ringraziano Guido Vitelli e l’Azione Cattolica di Cupello per le foto. 

 

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