Il presepe è simbolo del Natale, è la rappresentazione della partecipazione dei credenti alla celebrazione della nascita di Gesù Bambino, la lieta novella da cui tutto è iniziato. Sono passati esattamente 800 anni da quando san Francesco chiamò Giovanni, un uomo di Greccio, e gli disse «Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello». 8 secoli in cui la tradizione del presepe, del ripercorrere la notte della Natività , si è sempre rafforzata e arricchita. Il presepe può essere anche arte, identità , cultura. E i presepi viventi, la riproposizione in carne e ossa degli eventi che portarono alla nascita del Bambin Gesù ne sono perfetta dimostrazione. Diventando, anno dopo anno, tradizione, appuntamento atteso, ritrovo dell’intera comunità che per qualche ora ricostruisce una piccola Betlemme accanto a noi. E quanto accade, siamo ormai alla decima edizione, nella Parrocchia Santa Maria dei Miracoli a Casalbordino.
Ieri sera c’è stato il primo dei due appuntamenti (il secondo sarà il giorno dell’Epifania) con il presepe vivente a Miracoli. Altissima la partecipazione, all’apertura dei cancelli dell’Oratorio San Benedetto erano diverse decine e per poter entrare si doveva attendere in fila diversi minuti, e fortissimo il coinvolgimento della comunità . Tutta riunita attorno alla capanna del Bambinello, laboriosa nel rappresentare l’artigianato e anche i migliori frutti delle nostre terre, nel riproporre angoli in cui si vendeva pane o vino o si preparavano piatti. Uno spettacolo affascinante e che rapisce il cuore, che cattura l’attenzione e che lascia senza fiato. L’impegno volontario di persone appassionate e devote, di mani sapienti e di grande intraprendenza anche quest’anno ha permesso di immergersi nella Betlemme di 2000 anni fa, di rivivere l’evento da cui è nata la Cristianità . Intraprendenza che ha superato le difficoltà e il rischio che tutto potesse saltare dopo che il vento forte di inizio novembre aveva danneggiato la parte del tetto della Basilica accanto all’Oratorio, danneggiamento ripetutosi una seconda volta nelle scorse settimane. Simbolo della forza e della capacità di una comunità tenace, unita e laboriosa è stato un pezzo della copertura in rame che, addirittura, è stata utilizzata nell’allestimento del presepe. Quel che poteva essere un ostacolo è diventato un’opportunità in più.
Galleria fotografica, fonte Giuseppe Della Penna, Oratorio San Benedetto qui https://www.valsinello.net/foto-video/feste-e-tradizioni/3969/presepe-vivente-a-miracoli-di-casalbordino-26-dicembre-2023