Come si vive nei vari territori italiani? Quali gli aspetti critici e quali quelli positivi che influenzano la nostra quotidianità? Sono domande le cui risposte fanno parte della vita di tutti gli abitanti, che influiscono su lavoro, tempo libero, attività culturali e sociali che viviamo tutti.
Il Sole 24 ore ogni anno pubblica, basandosi su una serie di parametri, classifiche che riportano le risposte a queste e tante altre domande. Una di queste classifiche racconta proprio come si vive, la qualità della vita, nelle province italiane. È stata pubblicata oggi l’ultima classifica stilata dal quotidiano di Confindustria sulla qualità della vita. Prima a livello nazionale è Udine seguita da Bologna (prima l’anno scorso) e Trento.
In Abruzzo tutte le province guadagnano posizioni: Pescara raggiunge il quarantunesimo posto scalando tre posizioni, L’Aquila è cinquantaquattresima scalandone nove, Teramo balza al cinquantottesimo posto scalandone addirittura dieci e il balzo in avanti maggiore è di Chieti che raggiunge il sessantunesimo posto scalando ben quattordici posizioni.
La provincia di Chieti è seconda a livello nazionale per “indice di litigiosità” ovvero la percentuale di cause civili iscritte ogni centomila abitanti e raggiunge la posizione numero centosei per la differenza di retribuzione annua delle donne rispetto agli uomini, una percentuale del 39% mentre la media nazionale è del 32%. Ventiduesimo posto nelle classifica delle “ondate di calore” (tre giorni consecutivi con temperature superiori ai 30°) e ventesimo per gli eventi meteorologici estremi. Migliora la posizione in classifica per tutti i principali indicatori sociali ed economici ovvero ricchezza e consumi, giustizia e sicurezza, demografia e società, cultura e tempo libero, affari e lavoro e ambiente e servizi.