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«Altri popoli stanno soffrendo quel che noi abbiamo sofferto oltre cento anni fa»

Cerimonia in piazza a Casalbordino per la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate con il pensiero alle guerre di oggi

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Una soleggiata Piazza Umberto I ha accolto questa mattina le autorità civili e militari e le scolaresche che hanno partecipato alla cerimonia per la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Partiti dalla sede dell’associazione Combattenti e reduci il corteo ha attraversato il centro cittadino per il momento culminante in piazza.

Dopo la benedizione di una corona ai caduti e una preghiera del viceparroco don Paolo sono intervenuti il presidente dell’associazione Combattenti e reduci Ernesto Radomile e il sindaco Filippo Marinucci. Un intervento commosso in ricordo di coloro che sono morti oltre cento anni fa e le vittime dei conflitti di oggi, dall’Ucraina al Medio Oriente alle tante guerre che insanguinano ogni continente. Coloro che sono morti durante la Prima Guerra Mondiale si sono sacrificati permettendo così alle generazioni attuali di vivere liberi e nel benessere, ha sottolineato il primo cittadino, e altri popoli stanno soffrendo per le guerre come il popolo italiano ha sofferto oltre cento anni fa.

Presenti in piazza la vicesindaca Carla Zinni, gli assessori Paola Basile e Amerigo Tiberio, il consigliere comunale Maurizio Di Rito, la Protezione Civile “Madonna dell’Assunta”, una delegazione della Croce Rossa, il comandante della Stazione dei Carabinieri di Casalbordino Alessio Semeraro e le classi quinta della scuola primaria, due terze della scuola secondaria di secondo grado e quinta superiore dell’ITE (Istituto Tecnico Economico) che hanno letto poesie e riflessioni sulla Prima Guerra Mondiale. 

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