Tra i numerosi santi morti nel fiore della giovinezza, c'è da annoverare Casimiro, figlio di Casimiro III, re di Polonia.
Casimiro, soprannominato dai suoi compatrioti “uomo di pace”, nacque il 5 ottobre 1458 e ricevette dalla madre un educazione fortemente cristiana.
Affidato, all'età di nove anni, al dotto canonico Duglosz, fece un tale progresso negli studi da suscitare meraviglia nello stesso maestro.
Non ancora quindicenne, in seguito alla richiesta della nobiltà ungherese, Casimiro fu mandato dal padre a guidare un esercito contro Mattia Corvino, re d’Ungheria.
Quando il Santo venne a conoscenza del fatto che il re d’Ungheria disponeva di truppe ben più numerose delle sue, diede ascolto al consiglio dei suoi ufficiali e sospese la spedizione.
Fatto ritorno alla reggia paterna e ottenuto il permesso di ritirarsi dalla corte, cominciò una vita di immolazione continua, unita intimamente a Dio ed occupata in cose spirituali.
Questo stile di vita durò dodici anni poiché, colpito dalla tubercolosi morì, nel 1484, all'età di 26 anni.
La sua salma venne sepolta a Vilna dove, nella cattedrale dei SS. Pietro e Paolo, si trovano ancora le sue reliquie.
Fatto curioso fu che centoventi anni dopo la sua morte si vollero riesumare i resti di San Casimiro per esporli alla venerazione dei fedeli ma quel corpo, che non aveva conosciuto il peccato, fu trovato intatto nelle vesti principesche in cui era stato avvolto.
San Casimiro, patrono della Polonia e della Lituania fu canonizzato da Papa Leone X nel 1521 su richiesta del re Sigismondo, a seguito dei numerosi miracoli avvenuti sulla sua tomba.