“Cara Nic, il fenomeno della violenza sulle donne è ancora in gran parte ignoto e nascosto, perché il più delle volte non denunciato dalle vittime…ed è solo per cause esterne che può venire a galla…Cambiare mentalità, modi di pensare, atteggiamenti e retaggi così perversi e crudeli è opera ardua, ma voglio con tutta me stessa metterti in guardia affinché tu possa vivere felice da donna libera, fiera di fare le tue scelte senza condizionamenti, di non accontentarti di chiunque, ma di innamorarti di un uomo che ti rispetti sempre e che sappia apprezzarti per quello che sei…”
Con queste parole dell’autrice Annita Vesto, funzionario giudiziario della procura di Bologna, ma prima di tutto donna e madre, presso l’Aula Magna dell’ITE Spataro di Casalbordino si è aperta una significativa giornata di letture e riflessioni sul controverso e dibattuto tema della violenza di genere.
Le parole non sono mai abbastanza di fronte ai drammi quotidiani che le donne sono costrette ad affrontare, è sempre giusto e doveroso parlarne, in particolar modo in ambienti come quello della scuola, in cui certi discorsi hanno ancora più valore.
E certe parole sono significative soprattutto quando una madre, l’autrice del libro presentato questa mattina, “Lettera d’amore per te”, in un abbraccio protettivo sotto forma di lettera, scrive a sua figlia appena diciottenne, per augurarle di vivere la vita, mettendola amorevolmente in guardia da esperienze negative. In questa lettera aperta vi sono al contempo tutte le preoccupazioni di una madre e la speranza che una figlia non conosca mai la violenza.
Dopo i saluti iniziali e i ringraziamenti della Dirigente Scolastica, dott.ssa Aida Marrone, e l’intervento istituzionale del vicesindaco, assessore alla cultura Carla Zinni, sono seguiti gli interventi da parte del Direttivo, nella persona del Presidente della Pro Loco di Casalbordino, Nicola Tiberio, oltre che da parte di alcune personalità addette ai lavori. La scrittrice-lettrice esperta Irma Alleva si è occupata di presentare ad un pubblico attento la scrittrice Annita Vesto, il cui testo è stato scritto non a caso durante la pandemia, offrendo diversi spunti di riflessione e occasioni di dibattito; di grande coinvolgimento emotivo è stato anche il contributo della psicologa e psicoterapeuta, dott.ssa Evelyn Di Santo, ex alunna dell’ITE di Casalbordino, che ha dialogato con gli studenti affrontando anche il problema della violenza nei confronti di bambini e adolescenti. Parlare della parità di genere è complicato, conclude la dott.ssa Vesto, come è d’altronde difficile denunciare la violenza, essa non è un fenomeno, ma una responsabilità sociale; riconoscerla nelle proprie relazioni interpersonali e giungere alla scelta di chiedere aiuto costituiscono ingredienti indispensabili per il cambiamento.