Il martirio di Sant'Eulalia avvenne a Mérida, in Spagna, durante la persecuzione di Diocleziano, nell'inverno del 304.
Eulalia, la "Santa bambina” poiché secondo le fonti aveva appena dodici anni, era di famiglia cristiana, nascosta dai suoi cari in una casa di campagna, lontana dalla città e dai pericoli della persecuzione.
Determinata a non rinunciare alla propria fede, la fanciulla fuggì di casa, attraversò la campagna gelata e a piedi scalzi giunse in città presentandosi in tribunale.
Eulalia, in greco, significa “dalla bella parola": in quel caso, dinanzi alle autorità romane, pronunciò una sola e definitiva parola: " credo ", che per i persecutori era sinonimo di bestemmia.
Poiché, dunque, la Santa si rifiutò di rinnegare la sua fede cristiana, fu sottoposta a tredici torture.
La tradizione narra che, al termine del martirio, una colomba spiccò il volo dalla bocca della Santa, racconto che ha commosso, per secoli, la Spagna intera e ispirato i più grandi poeti.
Nell’immaginario collettivo, infatti, Sant'Eulalia rimane la “Martire tutta bianca, macchiata di rosso”: i due colori simboli della purezza e dell'amore, che compongono l'arcobaleno della santità.