«Davide Scutece è più di un pittore. È un poeta del colore, un narratore che intreccia la natura nelle sue narrazioni. Le sue tele sono finestre su un'anima che rifiuta di essere domata, uno specchio per coloro che cercano il caos e la bellezza della vita in egual misura. Vivere l'arte di Davide Scutece significa sentirla: ecco qualcuno che non si limita a dipingere, ma vive».
È la conclusione dell’articolo pubblicato dalla prestigiosa rivista internazionale di finanza e cultura Fincul che ha dedicato un lungo approfondimento all’artista nato il 12 agosto 1974 a Gevelsberg (Germania) e residente a San Salvo.
«Nel regno dell'arte contemporanea, pochi creano in modo così istintivo e non convenzionale come Davide Scutece – sottolinea la rivista - crea un universo con colori, forme e la natura stessa che è tanto selvaggio quanto profondo. Scutece si definisce un espressionista, eppure le sue opere sfidano la categorizzazione. Sono una danza di emozioni, una conversazione con l'intangibile, spesso nata sotto cieli aperti dove vento e pioggia non sono semplici testimoni ma co-creatori».
Dopo le prime passioni giovanili, ricorda Fincul, Scutece ha iniziato il suo percorso artistico sotto la guida di Enio Minerva, allievo di Renato Guttuso, ed inizia ad esporre le sue opere in Italia e in Germania, dove nel 2009 si è affermato tra i migliori espressionisti del nuovo millennio.
«Ciò che distingue Davide Scutece è il suo processo. Non dipinge solo con pennello e tavolozza, ma arruola gli elementi stessi. "Dipingo con vento e pioggia", dice del suo metodo, tanto intuitivo quanto curioso – racconta la redazione della rivista - opere come Luce mistica (2022) o Nuvola (2023) irradiano energia grezza, i loro colori esplodono sulla tela come se fossero vivi. I suoi dipinti non sono immagini statiche, ma racconti viventi che trascinano l'osservatore in un regno tra fantasia e realtà. In Mistic light (2024), ad esempio, mescola acrilico, olio e gesso per sondare i confini tra espressionismo e figurazione, un lago che brilla sotto un cielo che sembra quasi tangibile».
«La sua arte risuona. I collezionisti in Italia e all'estero amano le opere di Davide Scutece, disponibili tramite piattaforme come Saatchi Art e Singulart – prosegue l’articolo di Fincul - eppure Scutece rimane un artista dai toni sottili, lontano dal bagliore delle grandi capitali dell'arte. Non cerca le masse, ma la connessione che le sue opere creano con ogni spettatore. Le sue radici tedesche e la vita italiana si fondono in un'estetica sia universale che singolare».
«Si vocifera che nel 2025 o 2026 Davide Scutece potrebbe preparare una nuova mostra, forse a Berlino o Roma, dove potrebbe svelare le sue ultime creazioni, approfondendo ancora di più la simbiosi tra natura ed emozione. Un evento del genere sarebbe un momento clou per gli appassionati dell'Espressionismo» anticipa la prestigiosa rivista di finanza e cultura. «Il Kunstmuseum Bonn ospiterà la 20a Videonale nel 2025, dall'11 aprile al 17 agosto, presentando quattro decenni di videoarte in una celebrazione della narrazione digitale – gli esempi di mostre in cui secondo l’autore dell’articolo Scutece potrebbe esporre le sue opere d’arte - sempre a Bonn, l'Human AI Art Award, dal 15 marzo al 15 maggio 2025, unirà l'intelligenza artificiale all'arte, un padiglione esterno al museo che richiama l'innovazione. A Rosenheim, una mostra immersiva sul Titanic dal 14 marzo 2025 al 6 gennaio 2026 racconterà la storia della leggendaria nave con manufatti originali, segnando il 40° anniversario della sua riscoperta».