La sospensione dell’interruzione volontaria di gravidanza nel reparto di ginecologia dell’Ospedale “San Pio” di Vasto ha destato grande mobilitazione nei mesi scorsi. La notizia era stata resa nota dal Collettivo “Zona Fucsia” dopo aver raccolto la testimonianza di una vastese che era stata costretta a rivolgersi fuori regione.
Il 12 aprile si è tenuto a Vasto un sit in organizzato dalla Casa del Popolo “La Conviviale”. Nei giorni precedenti la Asl Chieti Lanciano Vasto ha reso noto che dal 2 maggio ci sarebbe stato il ripristino della possibilità di Ivg.
Venerdì 23 maggio, sempre “La Conviviale”, ha organizzato un’assemblea pubblica sul tema. Il giorno dopo si è tenuto un incontro pubblico a Pescara organizzato dai Giovani Democratici in cui è emerso che a Vasto è possibile portare avanti l’interruzione volontaria di gravidanza solo farmacologica. Segnalazioni sono giunte di donne che continuano a rivolgersi fuori regione.
Fonti della Asl hanno confermato, nelle scorse ore, quanto emerso nell’incontro a Pescara. «Al momento fanno la farmacologica – la risposta alla richiesta di riscontro o smentita - La chirurgica a Lanciano e l'importante è garantire il servizio nell'ambito del territorio non in tutti gli ospedali».