Due persone a bordo di una Fiat Panda di colore bianco questa mattina hanno tentato, in pieno centro a Casalbordino, la “truffa dello specchietto”.
A metà mattinata l'auto era parcheggiata in Piazza Padre Settimio Zimarino quando i due malintenzionati hanno tentato il raggiro. Il pronto intervento di un cittadino, che ha assistito alla scena, ha indotto i due truffatori a desistere e a dileguarsi in pochi minuti.
Il fatto è stato denunciato alle forze dell'ordine ed è stato reso noto su un gruppo whatsapp, con centinaia di iscritti, in cui i cittadini vengono allertati su tentativi di furti, truffe e altri pericoli per la sicurezza pubblica.
La “truffa dello specchietto” è una delle tecniche più diffuse utilizzate per raggirare ed estorcere denaro. Alcune varianti prevedono la simulazione del danneggiamento di un orologio o di una fiancata dell'auto o simulando di star cambiando una ruota bucata, nel momento in cui una persona si avvicina allontanandosi dall'auto uno dei truffatori cerca di rubare dentro il veicolo. «La “truffa dello specchietto” si basa su di un trucco relativamente semplice che consiste nel far credere all’automobilista che la sua autovettura abbia involontariamente urtato lo specchietto retrovisore dell’auto del truffatore - ha sottolineato qualche mese fa l'Aduc in un vademecum pubblicato online - In questo caso quindi la potenziale vittima viene raggiunta da sempre più persone (di cui almeno una che rimane al volante e non scende dall'auto) che facendo finta di lamentarsi e di voler far valere le proprie ragioni per questioni di fretta o per evitare le formalità burocratiche (il CID), come pure l'aggravio dell'importo della rata dell'assicurazione, cerca di convincere la vittima a pagare il danno causato. Ovviamente in contanti. Può capitare (ed è frequente) che la persona che avvicina la potenziale vittima sia anche aggressiva o diventi tale incutendo così timore».
«Se qualcuno pensa di trovarsi nella situazione che abbiamo appena descritto, deve rimanere calmo, non scendere dall'auto, magari chiudendosi dentro, e chiamare immediatamente il 113, raccontando ciò che sta accadendo. Probabilmente questo basterà a mettere in fuga i truffatori, che cercheranno altrove vittime più facili e meno accorte di voi - i consigli della Polizia di Stato (in Abruzzo ora c'è il numero unico di emergenza 112) - L'ideale sarebbe anche di riuscire ad annotarsi la targa dell'auto, in modo da consentire alle forze dell'ordine di rintracciare subito i delinquenti».