«Crisi automotive in Val di Sangro: urgenti ammortizzatori sociali speciali per il settore»

Richiesta alla Regione dell’Unione Sindacale di Base

Alessio Di Florio
14/02/2025
Attualità
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«L'attuale crisi non è passeggera e congiunturale ma è strutturale poiché da anni si è a conoscenza che il settore automotive era destinato a perdere il 40% di posti di lavoro con la digitalzzazione e la transizione all'elettrico» è il grido d’allarme dell’Unione Sindacale di Base rivolto alla Regione Abruzzo. Occasione l’incontro, su richiesta del sindacato, avvenuto con il Direttore di Dipartimento Lavoro e Attività produttive Germano De Sanctis, il responsabile delle crisi aziendali Renzo Iride e Dott. Pino Cavuoti della Segreteria dell'Assessore Magnacca, assente per altri impegni. Al centro dell’incontro la crisi del settore automotive e il coinvolgimento dello stabilimento Stellantis Europe di Atessa

«Una informazione che ci è stata data è che la Regione Abruzzo è stata promotrice della richiesta al Governo dell'istituzione di un fondo per ammortizzatori speciali per il settore automotive, da 300 milioni annui, che dopo aver superato l'esame di varie commissioni parlamentari, in sede di manovra finanziaria, si è arenata di fronte alla mancanza di disponibilità di risorse – ha reso noto l’Usb - ci è stato assicurato che la proposta verrà rinnovata al MEF entro il 31 marzo, auspicando un esito positivo».

«L'annuncio dell'avvio di produzione del nuovo modello di veicolo commerciale, che dovrebbe avvenire nel 2027, non può lasciarci tranquilli perché gli effetti sull'occupazione nello stabilimento di Atessa si sono già manifestati con la perdita di circa 2000 posti di lavoro negli ultimi anni e con la cassa integrazione per 1500 lavoratori che costantemente viene rinnovata dal mese di giugno 2024, oltre alle difficoltà e alle perdite occupazionali che subiscono i lavoratori delle aziende in appalto nello stabilimento e di quelle dell'indotto – hanno sottolineato i rappresentanti dell’Usb - Nel mese di maggio l'istituto della cassa integrazione ordinaria (c.i.g.o.) finirà il suo iter, pertanto si possono aprire nuovi preoccupanti scenari con eventuali esuberi occupazionali».

Fondamentale rimodulare gli ammortizzatori sociali, trovare forme di tutele soprattutto per i lavoratori delle aziende che stanno terminando la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali, attivazione di un tavolo sindacale regionale permanente per seguire l'evolversi della crisi, le iniziative poste in essere da governo e regione e un articolato documento con alcune proposte per attuare una transizione che non penalizzi i lavoratori e l'occupazione quanto espresso dall’Usb durante l’incontro.   

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