In questo articolo parliamo di giovani talentuosi, di quella categoria instancabile di fronte al lavoro che ce l’ha fatta con le loro forze, parliamo di Angelo Bellano trentanovenne di Furci di adozione vastese. Ne vogliamo parlare perché Angelo sarà chef niente di meno che nelle retro cucine di Sanremo dal 1 al 6 Febbraio 2022, la kermesse canora giunta ormai alla sua 72° edizione, che ospita big della canzone italiana e talenti emergenti.
Dopo una prima parte conoscitiva vado a chiedergli: “Qual è la tua idea di cucina? C’è un tratto particolare che la identifica?” – “La mia è una cucina essenziale. Bisogna aggiornarsi perché il tempo al giorno d’oggi passa velocemente e tutto diventa facilmente obsoleto ma senza mai dimenticare la tradizione. Ecco un tratto che distingue la mia cucina è la semplicità, un ingrediente che richiama la tradizione, che non ci fa perdere i sapori, il piatto dev’essere bello sì ma soprattutto buono stando al passo ovviamente coi tempi.”
“Quanto ha influito la cucina abruzzese nei tuoi studi? E se possiamo azzardare un paragone, quanto l’Abruzzo è evoluto rispetto ad altre regioni?” Qui si comincia a delineare anche il profilo professionale di Angelo che risponde così: “Sono reduce da 12 anni di Costa Smeralda in Sardegna e ti garantisco che nelle cucine importanti della Sardegna ho trovato tantissimo Abruzzo. Piatti combinati con i migliori ingredienti della nostra terra come ad esempio il tartufo di Borrello, ed era bellissimo combinare un piatto importante con le tradizioni della nostra regione. Aggiungo che i cuochi Abruzzesi sono visti benissimo e sono ritenuti molto talentuosi, questo mi rende orgoglioso anche se purtroppo è sempre più difficile trovare ragazzi che sono disposti a fare gavetta in questo campo.”
A questo punto il focus è tutto su Sanremo: “Com’è nata l’opportunità Sanremese?” – “E’ il secondo anno che partecipo, e quest’anno ho deciso di andare da solo, anche se ringrazio il professor Walter Gaiaudi dell’Istituto Alberghiero di Alma di Taggia. Il nostro lavoro si svolgerà nella bellissima Villa Nobel appartenuta ad Alfred Nobel fino ai suoi ultimi istanti di vita, per poi essere destinata alla fondazione del prestigioso Premio Nobel e trasformata in villa per grandi eventi”. “Qual è il tuo bacino di utenza? E quanto risulta pressante lavorare per un evento di questa portata?” – “E’ una cucina rivolta agli artisti, ai cantanti, giornalisti, stampa e radio. Ci gira sempre tanta gente importante ed è pesante come settimana ma è anche molto divertente, ti dà l’opportunità di conoscere tante persone importanti e non”.
Arrivati alla fine dell’intervista mi interessa sapere quanto serve in termini di “cucina” un’esperienza a Sanremo – “Sicuramente è una vetrina importante, c’è sempre da imparare ma porti anche il tuo bagaglio di esperienza e questo fa piacere. Per me poi, la cucina è una passione, e che siano Big o altre persone il cliente va trattato bene, in ogni occasione”.
Questa è la testimonianza di uno dei molti conterranei che si fa conoscere altrove senza mai dimenticare le proprie origini.
Titolo: Faccia a Faccia con Angelo Bellano, chef di Sanremo