Marcin Roman, giunto da lontano per donare un po’ di gioia

Giovanissimo venditore di cocco sulla spiaggia di Casalbordino, morì per un malore nell’estate di sette anni fa

Alessio Di Florio
02/11/2023
Territorio
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È il giorno della commemorazione dei defunti, in cui rinnoviamo il legame con i cari che non sono più su questa terra dedicando loro alcune ore, un pensiero, un fiore, una preghiera. Ognuno di noi ha familiari, parenti, amici sulla cui tomba poggiano un fiore, da “andare a trovare al cimitero” come una diffusa espressione popolare. Significativa nella sua semplicità e profondità. Ci sono molte persone, tante anche alle nostre latitudini, i cui cari non sanno dove sono seppelliti, dove si trovano i loro resti mortali e che non potranno oggi deporre un fiore sulla loro tomba. 

Marcin Roman era un giovane ragazzo polacco, giunto da molto lontano sulle nostre coste. Nessuno ha mai saputo quale storia avesse alle spalle, come fosse giunto a Casalbordino e cosa ci fosse dietro quel gustosissimo e fresco cocco che vendeva sulla nostra spiaggia. Ma era conosciuto, apprezzato, con molti si fermava a parlare, chiacchierare, condividere parte delle sue giornate. Donava un po’ di gioia a grandi e piccini, era diventato parte di quella storia collettiva animata dalle vite di chi attraversa una comunità. La sua vita si è interrotta bruscamente nella calda estate di sette anni fa: intorno alle 13 si fermò per un bagno rinfrescante in mare e un malore lo stroncò. La notizia in poche ore fece il giro di Casalbordino e colpì, commossi, molti. A sera, dopo un rapido scambio di messaggi coi telefonini e post sui social, tanti ci siamo radunati in Chiesa per una preghiera, per dedicare un pensiero a quel ragazzo pulito e sorridente, a quella giovane vita che non c’era più. 

Il compianto vicesindaco Luigi Di Cocco si prodigò immediatamente per il funerale e perché venisse seppellito nel cimitero di Casalbordino. Cercò, tramite l’ambasciata, di rintracciare e contattare i familiari in Polonia. Ma purtroppo non si riuscì. Il funerale, organizzato in poche ore e celebrato la mattina presto, fu una cerimonia commossa e raccolta, partecipata da tanti. Nella lontana terra polacca non sappiamo, e probabilmente non sapremo mai, chi piange la scomparsa, chi ha perso i legami con una persona cara. Ma un legame forte e saldo è rimasto, sette anni dopo Marcin Roman riposa nel nostro cimitero e mai mancano fiori e cure sulla sua tomba. Quell’angolo sulla nuda terra ci ricorda il dolore e il cordoglio dell’estate 2016, memoria della solidarietà e dell’umanità che la comunità ha espresso e continua ad esprimere. Fabrizio Dé Andre cantava che dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori. Da quell’assolata giornata estiva di sette anni fa dalla nuda terra fioriscono ancora i sentimenti e i legami più forti, profondi e umani che si possano esprimere. Della nostra comunità, della nostra Casalbordino. Per un ragazzo venuto da lontano che ha camminato accanto a noi. Nel giorno dei defunti, nel giorno del ricordo dei nostri cari, un pensiero anche a lui, a quel giovane ragazzo sulla cui tomba – accolta nella nuda terra – continuano ad esserci fiori. 

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