Il futuro dello stabilimento a Casalbordino della Esplodenti Sabino e dei lavoratori, con il passare delle settimane dalla tragedia del 13 settembre scorso con la morte di tre operai, è un tema sempre più di stringente attualità e di notevole importanza. Anche in questi ultimi giorni si è tornato a parlare di possibili alternative produttive con la riconversione delle attività. In Regione è stato presentato un progetto che interesserebbe la zona industriale di Pollutri. Durante l’ultimo consiglio comunale il sindaco di Casalbordino Filippo Marinucci ne ha fatto esplicita menzione così come due volte il vescovo Mons. Bruno Forte, in occasione del funerale di Giulio Romano e al termine della processione di San Michele a Vasto. Uno degli obiettivi più importanti è quello di tutelare i lavoratori e di garantire loro un futuro occupazionale e, in questi mesi, la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali.
«La questione relativa alla Esplodenti Sabino è molto complessa e articolata» in quanto «svolge un’attività ad alto rischio per il personale impiegato, rispetto alla quale sussistono delle oggettive lacune normative in materia di tutela della sicurezza dei lavoratori» ha sottolineato il consigliere regionale Manuele Marcovecchio.
«Si rende necessario innanzitutto un intervento del Governo per sanare tale deficit legislativo, atteso che l’attività di disinnesco e bonifica degli esplosivi è di interesse nazionale; diversamente, si determinerebbe semplicemente una “delocalizzazione” del rischio per i lavoratori, senza dare una vera risposta al tema sicurezza sui luoghi di lavoro» ha evidenziato in un intervento Marcovecchio ritenendo «che il livello istituzionale del confronto debba essere elevato a quello governativo e non solo territoriale/regionale» ed «è necessaria un’opera di sensibilizzazione da parte della Regione rispetto al Governo, che deve farsi carico anche di azioni a salvaguardia dei livelli occupazionali».
«Ho assunto una personale interlocuzione con i parlamentari di Forza Italia per intraprendere utili iniziative rispetto alle criticità evidenziate» ha concluso Marcovecchio.