Cronaca di un’abitudine diventata passione

Il cupellese Roberto Sirolli ci racconta il suo amore per la meteorologia

Marianna Forgione
23/03/2022
Territorio
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Oggi, 23 marzo, ricorre la Giornata mondiale della Meteorologia, data scelta per commemorare l’entrata in vigore della Convenzione che, nel 1950, portò alla fondazione dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale.

Ogni anno, per tale giornata, in tutto il mondo si organizzano eventi, attività, manifestazioni finalizzati a far emergere il contributo dei Servizi Meteorologici e Idrologici Nazionali che si occupano della sicurezza e del benessere della società. Anche in Italia, tale occasione è vista come momento di incontro per la comunità di scienze dell’atmosfera, meteorologia e climatologia e viene utilizzata per promuovere riflessioni su tematiche attuali inerenti il clima, il meteo e le loro implicazioni sulla società, lo sviluppo, l’ambiente e l’economia.

Il tema annuale è "Allertamento e azione tempestiva. Informazioni idrometeorologiche e climatiche per la riduzione del rischio di catastrofi" e, pensando alla tempestività, alla costanza, all’utilità dell’informazione meteorologica, ci è venuto in mente un nome che, nel piccolo della nostra comunità, a tutto ciò può facilmente essere collegato.

Stiamo parlando di Roberto Sirolli, cupellese attualmente residente a San Salvo, che riteniamo rappresenti un valido punto di riferimento per il territorio, ma non solo, rispetto all’informazione meteorologica. Con lui abbiamo parlato della sua passione per le previsioni del tempo e per la meteorologia, appunto, passione che, con umiltà, mette al servizio della comunità.

Una passione che sa di famiglia: “Tutto è partito da mio padre” - ci ha detto Roberto - “Lui guardava le previsioni meteo del colonnello Edmondo Bernacca” ha continuato, ricordando e quasi permettendoci di rivivere, per un momento, un passato che sa di tradizione e comunità, quel passato fatto di momenti abitudinari, sì, comuni un po' a tutti ma che, nella routine, scandivano con tranquillità e sicurezza le giornate.

Non si vedeva l’ora che arrivassero le 20 per vedere l’almanacco e le previsioni!” ricorda nostalgicamente Roberto delineando quei momenti della giornata fatti per essere vissuti insieme, proprio come le previsioni di Bernacca che, con la sua semplicità di linguaggio e il fare rassicurante, informava circa l’indomani, con la grande attenzione a lui riservata soprattutto da coloro che si dedicavano all’agricoltura. 

E magari al giorno d’oggi, il colonnello Bernacca avrebbe ricevuto gli stessi commenti e like sulla propria pagina Facebook, con tanto di apprezzamenti e ringraziamenti, come quelli che riceve Roberto che, come lui stesso ci dice, non si ritiene assolutamente “un meteorologo” poiché si consulta sempre con gli esperti del settore.

Proseguendo nel racconto della sua passione, man mano viene fuori tutto l’entusiasmo e la volontà di approfondimento rispetto al mondo della meteorologia: “Pian piano, crescendo, mi sono appassionato sempre di più al meteo e alla previsioni ma non avendo le “materie prime” – una ventina di anni fa non c’erano le tecnologie che ci sono oggi ma solo cose basilari – mi limitavo a guardarle in tv. Solo con l’avvento di Internet, ho iniziato a sbirciare e consultare alcuni siti meteo e a capire come fare per entrare in una sorta di graduatoria” – prosegue Sirolli in un crescendo di entusiasmo e orgoglio.

Quindi ho scoperto un gruppo di appassionati meteo della provincia de L’Aquila e li ho contattati; così, ho installato la prima stazione meteo, proprio a Cupello, nel 2010. Con il tempo, ho iniziato a utilizzare i miei parametri per le previsioni e la passione è cresciuta a tal punto da riuscire a inviare i miei dati a siti meteo nazionali, come ad esempio “3b Meteo”, e anche di Paesi esteri”. 

Un ulteriore step nell’interesse di Roberto per la meteorologia si rileva poi nel 2015 quando, in seguito al trasferimento a San Salvo, decide di fare un passo in più: “Nel 2015, quando mi sono trasferito a San Salvo, ho voluto espandermi installando una stazione meteo professionale. A quel punto, mi sono appoggiato a un altro gruppo meteo (MeteoIsernia.net) che gestisce tutto il territorio del Molise e Vasto, Cupello (https://www.meteoisernia.net/rete-di-monitoraggio/rete-vastese/stazione-meteo-di-cupello-ch-metri-322-slm.html) e San Salvo, anche se in generale mi sono sempre appoggiato ad altre stazioni nazionali, regionali, quasi in tutta Italia e, in particolare, ad “AbruzzoMeteo” gestito da colui che definisco “il mio capo”, l’esperto Giovanni De Palma (che, tutte le mattine, su Rete 8, fornisce le previsioni  meteo)” precisa Sirolli.

Una passione, dunque, che condivide con “colleghi” esperti e appassionati del settore, ma che vuole anche trasmettere agli altri come è accaduto, in particolare, negli ultimi anni segnati dalla pandemia da Covid-19: “Durante il lockdown, ho fatto diverse dirette per trasmettere la mia passione per la meteorologia, in queste occasioni mostravo dettagliatamente come fare le previsioni e discutevo con esperti circa l’andamento climatico e i cambiamenti atmosferici” ci dice. 

E riesce benissimo, Roberto, anche se attraverso uno smartphone, a farci arrivare la forza della sua passione. Ce ne rendiamo ancora di più conto quando ci racconta dei tanti episodi (che ricorda con estremo piacere) che sono riusciti a segnare la sua esperienza da appassionato meteorologo, facendo emergere quanto sia forte il suo legame con la comunità, episodi in cui una forte nevicata – come quella del 2012 – piuttosto che una grandinata – come quella del 2018 – lo hanno tenuto piacevolmente incollato al computer o al telefono a rispondere ai tanti messaggi che riceveva da coloro che leggevano le sue previsioni. E, ancora, quando ci racconta di come i suoi colleghi di lavoro abbiamo deciso di creare per lui un sito meteo, Meteosir (http://meteosiro.altervista.org/index.html), a cui si affianca anche un altro, http://www.meteosiro.altervista.org/stazione/index.php. Entrambi attivi, consultandoli è possibile trovare informazioni varie, inerenti il meteo giornaliero, immagini satellitari, i cosiddetti “spaghi” (andamenti relativi alle piogge negli ultimi 40 anni)…

E tra una curiosità e un termine tecnico fino ad allora a noi sconosciuto, arriviamo alla fine della chiacchierata e ci salutiamo, con una consapevolezza che ci rimanda a un pensiero di Cesare Pavese che ci sembra azzeccatissimo: “Finchè si avranno passioni non si cesserà di scoprire il mondo. Amore è desiderio di conoscenza.”. Lo stesso amore che ha spinto e spinge Roberto ad avvicinarsi sempre di più alla meteorologia, rimpiangendo talvolta, come ci ha detto lui stesso, di non averla studiata prima.

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