San Giovanni di Dio

Oggi, 8 marzo, i fedeli invocano San Giovanni di Dio: il patrono degli ospedali e del personale medico, protettore dei cardiopatici e dei librai

Roberta Mele
08/03/2022
Attualità
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San Giovanni di Dio nasce in Portogallo nel 1495; la sua fu una famiglia modesta che gli impartì un’educazione fortemente orientata ai valori cristiani.

Fu un giovane curioso e desideroso di scoprire le bellezze del mondo, per cui aggregatosi ad un sacerdote, inizia un vita all’insegna dei viaggi e delle avventure.

Trascorsi diversi anni in Spagna, ospitato da una famiglia benestante di Toledo, venne, successivamente, arruolato nell’esercito con cui combatté prima a Pavia, nella celebre battaglia tra Carlo V e Francesco I, e poi  per la difesa di Vienna dai Mori.

Uscito illeso dalle battaglie e terminato il suo servizio militare, decise, dapprima, di dedicarsi alla pastoriziaper poi aprire una libreria a Granada.

Fu proprio in questo periodo, dopo circa quarant’anni di vita, che fiorì in Giovanni la vocazione religiosa, rispondendo “Si” alla chiamata di Dio.

Infatti, nel gennaio del 1537, arrivò a Granada il Beato Giovanni D’Avila per predicare nel giorno della festa di San Sebastiano; Giovanni andò ad ascoltarlo e quando il predicatore cominciò a parlare della gioia che provano coloro che soffrono per Cristo e delle ricompense loro riservate, cominciò a gridare e a battersi il petto chiedendo pietà.

Poi, come se fosse completamente uscito di senno, cominciò a correre per le strade strappandosi i capelli e assumendo comportamenti così selvaggi e fuori controllo che la folla iniziò a colpirlo con bastoni e pietre.

Venne, poi, condotto da Giovanni D’Avila che promise a Giovanni di Dio di fargli da guida spirituale, ma trascorso un tranquillo e breve periodo, ricominciò con le sue stranezze e venne condotto in un manicomio in cui fu soggetto per mesi a torture e periodi di isolamento.

Giovanni D’Avila, informato di quanto accaduto andò a trovarlo esortandolo a spendere la vita per il bene del prossimo. 

Ascoltate le parole della sua guida, Giovanni capì quale direzione dovesse prendere la sua vita: infatti, trascorso quel periodo a stretto contatto con i malati e gli abbandonati, maturò in lui la decisione di occuparsi di queste persone.

Si rese conto delle sofferenze inutili a cui erano sottoposti i malati di mente, i quali nella maggior parte dei casi si trovavano in balia dell’ignoranza e di vere e proprie torture che nulla avevano a che fare con un processo di cura e di guarigione.

Raggiunto un’ equilibrio psichico, Giovanni fu dimesso e iniziò a lavorare per realizzare i suoi progetti: nel 1539 nasce il primo ospedale da lui fondato, a Granada,  che ospitava non solo i malati e la povera gente  ma anche le prostitute, le quali venivano guidate in processo volto al reinserimento nella società.

Molti furono i volontari e i benefattori che contribuirono allo sviluppo e al buon funzionamento dell’opera di San Giovanni di Dio, i quali costituirono l’Ordine dei Fratelli Ospedalieri, meglio conosciuti come “Fatebenefratelli”.

Alcune fonti, inoltre, raccontano che quando l’ospedale fondato da Giovanni prese fuoco, egli stesso non esitò ad entrare tra le fiamme  per mettere in salvo tutti i ricoverati rimasti intrappolati; entrato un’ultima volta per prestare aiuto ai volontari che tentavano di placare le fiamme, ne rimase avvolto ma uscì miracolosamente illeso dal vortice del fuoco.

San Giovanni di Dio, patrono degli ospedali, del personale medico e protettore dei cardiopatici e dei librai, morì l’8 marzo 1550 e fu canonizzato nel 1690 da papa Alessandro VIII

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