"Ci sentiamo abbandonati, Punta Penna non esiste solo in campagna elettorale"

Durante l’incontro organizzato dal Comitato spontaneo cittadino per la salute pubblica emerge il disagio degli abitanti del quartiere

Alessio Di Florio
15/04/2023
Attualità
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Punta Penna non è di serie B”, “dove sono gli amministratori? Qui li vediamo solo quando cercano voti in campagna elettorale”. È Lucia, una delle abitanti nella zona residenziale di Punta Penna, a far emergere il disagio e il senso di abbandono nei confronti di istituzioni locali che sentono lontane. E da cui, appunto, si sentono abbandonati. Gli “odori molesti”, come ormai sono comunemente definiti, si aggiungono all’abbandono dei rifiuti e ad altri disagi che vivono gli abitanti.

Si è tenuto ieri pomeriggio l’incontro indetto a Punta Penna dal Comitato spontaneo cittadino per la salute pubblica sugli “odori molesti” e sul richiesto monitoraggio della qualità dell’aria a Vasto. A pochi passi dai partecipanti sbucavano nel terreno, accanto ad una pensilina, vari rifiuti buttati. Triste conferma, e a pochi passi da alcune case si trovano vere micro discariche abusive, delle parole della signora Lucia. 

Insieme ad alcuni cittadini erano presenti Nicholas Tomeo, referente del Forum Civico Ecologista, Stefano Taglioli, Gruppo Fratino Vasto, Davide Aquilano e Luigi Murolo, Italia Nostra Vasto, Giancarlo De Nicola, Comitato cittadino “Amici degli Alberi”, e Anna Rita Carugno, Ora Rispetto per tutti gli animali. L’incontro è stato introdotto da Tomeo, che ha ricordato le istanze che hanno portato ad indire il sit in del 30 marzo e l’assemblea a Punta Penna, e da Taglioli che ha condiviso la memoria storica della zona e della visione sociale ed economica che decenni fa era stata ipotizzata. Aquilano ha ricordato le denunce e i dossier presentati negli anni, con incontri e approfondimenti pubblicati da Michele Celenza e dall’Associazione Civica Porta Nuova. 

La signora Lucia, subito dopo l’introduzione di Nicholas Tomeo, ha dato voce al disagio vissuto dagli abitanti. Sottolineato e confermato anche da altri cittadini presenti. Che hanno animato il dibattito riflettendo su quanto non si hanno notizie certe sugli “odori molesti” chiedendosi cosa dovrebbero fare le istituzioni e cosa possono chiedere i cittadini. Da tutti gli interventi è emerso quanto la questione degli “odori molesti” vada avanti da fin troppi anni. Aquilano e alcuni residenti hanno ricordato che le prime segnalazioni e le prime richieste di intervento sono datatate 2003, esattamente vent’anni. A questo si aggiunge la necessità di un monitoraggio costante della qualità dell’aria, il presidente di Italia Nostra su questo punto ha sottolineato che per quanto di conoscenza le uniche zone industriali in cui questo monitoraggio non c’è sono Piana Sant’Angelo a San Salvo e Punta Penna a Vasto.   

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